Della bisessualità e altre seghe mentali 

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Leggevo un articolo dell’Internazionale di circa un mese fa che rifletteva sul fatto che sono anni che la società racconta alle donne che la strada giusta è un matrimonio eterosessuale e poi figliare. Non so se diceva proprio così, ma questo è il messaggio che ho colto. E non venirmi a dire di citare le fonti, che questa non è un’opera scientifica, ma un blog di seghe mentali.

Comunque, dicevo, io ho colto questo messaggio.

Ora, io non voglio scendere nei dettagli e raccontare troppo i fatti i miei, anche perché non è questo lo scopo di questo spazio, però sta cosa mi fa riflettere. Io che cerco di affrancarmi dagli stereotipi di genere, ecco, io per prima ho sentito la necessità di fare delle scelte, scelte di vita, mica cazzi, perché in qualche modo sentivo il peso e il giudizio della società. Ora non voglio scoprirmi lesbica a 40 anni, perché non lo sono e l’apparato maschile, ma chiamiamolo pure cazzo, mi piace assai, certo è che se non avessi subito l’influenza della società, eccetera eccetera, ecco come minimo avrei desiderato, diciamo 25 anni fa, fare esperienze con il mio stesso sesso. E forse come me, mille altre donne, chissà. Che a me sembra normale e palese questo discorso, mentre invece alle più magari no. Perché io cerco sempre di capire se davanti a me ci può essere una donna che condivida questo mio stesso desiderio e non la trovo mai. Tutte a dire, no grazie, con le donne no.

Allora i motivi possono essere tanti o forse semplicemente io non piaccio (ma mi pare impossibile, perbacco). Beh certo non è detto che uno, anzi una voglia giocare a nascondino con me, il gioco della bottiglia, indovina dov’è la coniglietta, ma alla fine credo che se avessimo più apertura mentale, le bisessuali (almeno dichiarate) sulla faccia della terra sarebbero il triplo e io non avrei tutta questa difficoltà a trovare un’amica che la pensi come me.

Ecco, non voglio sembrare quella che usa il blog per raccattare fica (ma vah!), questo era solo un pensiero semiserio di un periodo semiriflessivo.

71 pensieri su “Della bisessualità e altre seghe mentali 

      1. Parlo da “vergine” in quanto ad esperienza ma posso dirti che per me non sarebbe un tabù o un problema di etica, semmai di fiducia nei confronti dell’altra. Penso che nelle giuste condizioni, con una persona che mi piace e, soprattutto, di cui mi fido sarebbe un’esperienza interessante. Non mi piacciono i puristi e gli schizzinosi in qualunque ambito. Se non contamini un po’ non è interessante e se non assaggi come fai a dire che non ti piace?

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  1. Dunque andiamo per gradi
    che sn anziana e poi mi inciampo…..

     da una uccello dipendente assolutamente,
    a cui piaci molto  (santabarbaraetuttiimitra che protegge)
     a volte anche in maniera pericolosissima…😨😨😨

    i motivi sono tanterrimi o forse semplicemente tu non piaci(ma mi pare impossibile, poffarbacco)ma sì
    se fossimo state allevate da madri con più apertura mentale, le bisessuali (almeno dichiarate) sulla faccia della terra sarebbero state a Zuffunnn a migliara anzidippiu’ e
    Tu non avresti tutta questa difficoltà a trovare un’amica che la pensi come te .
    E, no nn sembri  quella che usa il blog per raccattare fica (maddaiii!), questo e’solo il tuo modo semiserio di un periodo semiriflessivo….per dirci che che ti serve na’botta de vita e se po’ capì
    belladeziatia 😁
    Che a me piaci così come sei te l’ho detto sì ???😚😚😚

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  2. Anche secondo me sono moltissime quelle…. diciamo…almeno “bicuriose”. Cioè etero, che però un giro con una donna se lo farebbero volentieri.
    Almeno con la fantasia. Poi concretizzare è un’altra cosa.
    Io sono convinto che una buonissima parte di quelle che t’hanno dato picche, in realtà fanno spesso fantasie lesbo…. e probabilmente ora ,dopo averti detto “no”, spesso si ritrovano a ripensare a quell’occasione che tu hai offerto e che hanno rifiutato…e si mangiano le mani.
    Nonostante ciò ,magari, anche se si ripresentasse l’occasione, tornerebbero le paranoie e direbbero nuovamente “no”.
    L’essere umano è strano, il sesso femminile in particolar modo.

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  3. Dunque andiamo per gradi
    che so’ anziana e poi mi scordo…..

     da una uccello dipendente assolutamente,
    a cui piaci molto  (santabarbaraetuttiimitra che protegge)
     a volte anche in maniera pericolosissima…😨😨😨

    i motivi sono tanterrimi o forse semplicemente tu non piaci(ma mi pare impossibile, poffarbacco)ma sì
    se fossimo state allevate da madri con più apertura mentale, le bisessuali e le curiose (almeno dichiarate) sulla faccia della terra sarebbero state a Zuffunnn a migliara anzidippiu’ e
    Tu non avresti tutta questa difficoltà a trovare un’amica che la pensi come te …e quindi mai dire mai la vita e’ricerca…
    E, no nn sembri  quella che usa il blog per raccattare fica (maddaiii!), questo e’solo il tuo modo semiserio di un periodo semiriflessivo….per dirci che che ti serve na’botta de vita e se po’ capì
    belladeziatua 😁
    Che a me piaci così come sei te l’ho detto sì ???😚😚😚

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  4. Una pulsione più o meno bisessuale è statisticamente molto diffusa, all’incirca con la medesima frequenza sia nella popolazione maschile che femminile…. e può andare da una curiosità a una vera e propria doppia sessualità… poi c’è il tema dell’accettazione sociale, che in Italia è molto bassa, che porta a far sì che questa bisessualità sia spesso rimossa, e molto più spesso semplicemente non dichiarata. Credo sia questo che rende tutto così complicato…

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      1. Beh, non è che ci voglia tanto… Anche se, ripensandoci, quello che esprimi nella tua riflessione è ben diverso dalla mia esperienza (un po’ datata). E poi tu sei donna e io sono uomo. E tuttavia, e proprio per questo, anche da qui, il tuo pensiero mi pare comprensibile e condivisibile. Insomma… Ci siam capiti.

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  5. Non so se sia pressione sociale o meno, della serie “è sbagliato”, perché poi la gente fa tante cose “sbagliate”, ma su quelle c’è magari più accondiscenza, a volte penso sempre che sia per la paura di scoprire “e se poi mi piace? Cosa sono?”, ma magari anche questa idea è frutto di pressioni sociali e alla fine non ne so niente perché sono gattosessuale e cerco la felinità.

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  6. A me pare che anche bisessuale sia un’etichetta che non rende l’idea. Le persone sono attratte da persone, sebbene il genere non si certo un aspetto secondario, ma l’irrigidirsi in schemi è limitante. Non sono poi poche le donne che nascondono dietro ad “un’amicizia intima” qualche esperienza con il proprio sesso. Temo che per gli uomini sia più complicato ancora perché il machismo italiano è ridicolmente limitante.

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  7. Non solo concordo, ma credo inoltre che questa repressione di origine sociale sia estesa a tutto l’ambito della sessualità.
    Per fare solo un paio di esempi, conosco molte donne che si sentono imbarazzate a parlare di masturbazione femminile (non per discrezione, ma perchè vista come una cosa che non s’ha da fare). Molte donne, con un potenziale (o i potenziali) nuovi partner, vivono il contrasto tra gli impulsi naturali e la regola sociale per cui la donna che sfrutta liberamente il proprio corpo subisce una degradazione rispetto alla donna con la “D” maiuscola. Quella sì, verrà presa sul serio, mentre alla prima viene negata perfino l’appartenenza alla razza umana, la prima è una cagna.

    Il problema dov’è? E’ che storicamente la sessualità femminile è utilizzata dal genere maschile come il primo e fondante perno attraverso cui esercitare il proprio controllo sul genere opposto. Esercitarsi a liberarsi da certi schemi mentali dovrebbe essere un lavoro giornaliero, posto a sradicare sempre di più questi “paletti” e a diffondere invece un’educazione a una libertà innanzitutto paritaria, e che dovrebbe avere come limiti solo quelli imposti dalla responsabilità, il rispetto e la protezione.

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    1. Hai reso in maniera molto più articolata e seria il mio pensiero. Grazie. Il mio blog parla di questo, spero si capisca che è un tema a cui tengo molto e nel mio piccolo, piccolissimo, è un tendere a quella direzione. Spero di reincontrarti da queste parti.

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  8. Fedifrago ®

    Sui temi bi-omo-transgender non mi esprimo, avendo lavorato in quegli ambienti per sei anni prima o poi ne scriverò (forse) un libro.

    Ti racconterò un aneddoto. Il primo blog “fedifrago”, quello di Splinder, nacque proprio su spinta di una donna (dichiaratamente bisessuale) che frequentavo ai tempi. Nelle sue intenzioni vi era anche quella che conoscessi altre donne con cui “giocare” insieme.
    Conobbi altre donne, ma smisi di giocare con lei ed iniziai a giocare (da solo) con le altre.
    La morale? Non c’è, è solamente un aneddoto

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  9. Non lo trovo un ragionamento insensato,anzi mi trovi molto d’accordo. Secondo me è tutto legato sempre alla deformazione sociale legata alla sessualità femminile. Un po’ come quelle che ti dicono “no,no,io non mi masturbo” e a me verrebbe da dir loro “ma come fai?”
    Se fossimo più libere di fantasticare (e parlo anche per me),sarebbe tutto più semplice…

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  10. Ciao! Vorrei farti una domanda che c’entra a modo suo sul tema: da donna, per te è più importante la tua identità individuale, oppure quella di genere? Cioè, ti influenza molto il fatto di essere donna in rapporto a questi temi, o semplicemente, per come se tu, e solo tu, — che altri poi la pensino come te dipenderà dal loro essere — ti piacerebbe provare esperienze omosessuali?
    Mi interessa molto questo campo, da uomo, io mi sento più me, che un maschio, e non saprei dire cosa esattamente è esser maschio, ma so cosa sono io… Ad ogni modo, a me non piacerebbe provare a stare con un altro maschio.

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      1. Ah lo so, e io ho abboccato all’amo. 😉
        Per fortuna che per lo meno non ti do (quasi)mai ragione come la maggior parte di ‘sti pecoroni che disquisiscono di cose che manco conoscono.

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      2. La parola dell’esperta è sempre importante. Puoi argomentare meglio il tuo pensiero, cercando di tralasciare giudizi e critiche non costruttive? Mi farebbe davvero piacere.

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      3. Sul serio? Ebbene:
        Se davvero tu avessi qualche pulsione omo o bisessuale che dir si voglia, non avresti aspettato 40 anni per discuterne su un blog teorizzando con i ma e con i se. E’ vero anche che ognuno ha il suo percorso, ma mi ricordi tanto una mia amica etero fino al midollo che frequentava chat lesbo vantando un percorso che aveva fatto solo nella sua fantasia.
        Da qui scaturisce tutta un’idea “romantica” della cosa che di romanticismo ha ben poco. Perchè, se proprio te lo devo dire, NON tutte le lesbiche sono romantiche: anzi.
        Se poi ci aggiungiamo i maschietti a commentare post esprimendo concetti tipicamente maschili beh, mi cascano (quelle che non ho). Tuttavia, siccome una il pubblico se lo trova (e un po’ se lo sceglie) sta a lei decidere chi ascoltare e chi no (e questo, ovviamente, vale anche per la sottoscritta che verrà velocemente bannata!).
        Quindi, datti sul serio da fare e parliamo di sesso – etero o omo o bisex che dir si voglia – con cognizione di causa. L’importante è che certe cose siano realmente accadute o vissute. Altrimenti il resto è solo un pourparler nel quale, i soli gongolanti, sono i maschietti.
        In ultimo, mi piace molto il tuo stile di scrittura, soprattutto quando descrivi i rapporti personali col babbo o con i colleghi. Mi par di vedere sul serio la scena così come si svolge. Questo te lo dico perchè così magari la tua ironica incazzatura un po’ si calma.
        Ciao

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      4. Non ti bannerei mai. Non è il mio stile e non sono neppure incazzata con te, anzi. Sei un po ruvida e ti piace fare quella fuori dal coro, ma non per questo non ho stima di te. Mi piace ascoltare tutti i punti di vista e sono davvero onorata e qualcuno si prenda la briga di spendere due parole su quello che scrivo, il dialogo è sempre uno strumento magnifico. È quello che cerco. Su quello che dici potresti pure avere ragione, però credo che tu a volte esprima giudizi troppo tagliati con l’accetta. Io mi sforzo di non giudicare perché hai sempre troppi pochi elementi per farlo. Poi ovviamente fai come vuoi e ti dico che il mio spazio è sempre aperto a te e a chiunque voglia parlare, con educazione e rispetto. Poi tu mi incuriosisci, ma questo è un altro discorso.

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      5. Oh bene: pace fatta allora.
        Purtroppo io ho questo difetto che consiste nell’essere, appunto, fuori dal coro. Situazione che spesso mi penalizza perchè mi riempie di “nemici”. Ma preferisco così, meglio ruggire che belare.
        Per la curiosità ecco, tu hai due grossi difetti: in primis sei lontana, e in secundis sei una 40enne sui roller.
        Ah, dimenticavo… in terzis c’è di mezzo una compagna gelosissimissima.
        Insomma, troppo complicato. 😀

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  11. Pingback: a meno che – ciò che ti deve ancora succedere

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