Cercatori d’oro

  
Da una vita mi capita di trovare monete per terra. Un centesimo, cinque, dieci, venti, cinquanta, un euro, due. Una volta anche una banconota da cinque. Non credo sia fortuna, forse semplicemente mi capita spesso di camminare guardando per terra, concentrata come sono a tenere i piedi ben saldi, un passo dopo l’altro, mi perdo lo spettacolo che mi gira attorno.

O davvero c’è qualcuno che lascia le monetine sul mio cammino, appena qualche passo avanti a me, affinché io mi stupisca ogni volta e chinata le raccolga, anche se davvero di poco conto, senza quasi valore.

Qualcuno che conosce a memoria le mie abitudini, i desideri, i percorsi, i passaggi mentali e che con quella ferraglia inutile mi lascia un segno, un’approvazione, un croccantino, come se io fossi un animale domestico da coccolare e rassicurare, che necessita di una conferma, stai andando bene, piglia questa monetina per la tua collezione.

Ed io raccolgo e poi spendo, elimino, me ne privo. Non mi interessa accumulare, anzi vorrei possedere sempre di meno, sentirmi leggera, libera, indipendente. La moda del momento si chiama decluttering e solo il fatto che sia in inglese e che qualcuno ci abbia scritto libri, rende la pratica più cool e autorevole. Ma già prima della teoria io miravo all’essenziale, alla sostanza delle cose.

Ma tutto ciò non c’entra nulla col voler essere me stessa su questo blog, essere sincera, mostrare il mio io, la mia faccia. Certo, quello che scrivo sono io, ma è solo una parte di me, meno diplomatica, più dura, grezza, aggressiva, a volte pessimista, deprimente, stronza. Chi l’ha detto che bisogna essere sinceri, trasparenti, veri? Siamo su un palco e recitiamo una parte, sempre. E sul palcoscenico indossiamo un avatar, una maschera, che con cura scegliamo per piacere, a se stessi, agli altri, per esibizionismo, per masturbazione mentale. Sono tutte seghe, queste, seghe mentali, appunto, come le categorie di questo blog.

29 pensieri su “Cercatori d’oro

  1. Mi piace pensare che non sia il caso ma una qualche “guida” protettiva a lasciarti le monetine, è più confortante. 🙂 Il blog deve piacere in primo luogo al suo proprietario, se ti piace mostrati così allora piacerà anche a chi decide di seguirti. A me piace!

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  2. Demonio

    Sta storia della recita e delle maschere non la concepisco. Boh, io non recito, non fingo di non essere lo sfigato che sono, non interpreto ruoli che non saprei neppure da dove iniziare. Scrivo quel che mi va quando mi va non per piacere ma per mettere ordine nei miei pensieri e per trovare persone con cui discuterne. Volo basso, parlo terra terra e questo è ciò che sono. Per il resto mi piace leggere e mi nutro di ciò che scrivete poi se interpretate ruoli non sto a giudicare perché evidentemente siete bravi! ☺

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    1. Sono punti di vista diversi. Io a volte ho scritto testi crudi, aggressivi, spinti, mi sono descritta spesso in maniera un po’ al limite, ma ovviamente non sono sempre così, anzi, a volte risulto essere anche timida. Certi aspetti del mio carattere che non mi piace farli uscire nel blog. Tutto qui.

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