80 voglia di te

mango 

Liberamente ispirato ad un corto di Erika Lust.

Ricordo perfettamente quando eravamo tutti vestiti anni ’80 con gli scaldamuscoli mosci e fosforescenti, la fascia elastica che ti taglia la testa, i fuseaux snellenti con il body sopra che segna a V l’inguine, i calzoncini tipo Adidas con gli spacchi di lato, le canottiere sudate al punto giusto, le magliette over size con la spalla scoperta.

E si faceva ginnastica, anzi aerobica, sforzandosi di fare il proprio meglio, flessioni, addominali malefici, affondi, squat, ma forse allora quello manco esisteva.

E c’era quel trainer tutto gonfio, muscoli, che impartiva ordini a tutti, menando il tempo e cazziando chi non stava dietro ai suoi 1, 2, 3, 4, stella. Antipatico, scorbutico non c’è che dire, noi a novanta a fare pressione sui palmi delle mani e gli avambracci tutti, lui tronfio con il dito alzato, sentendosi Gesù nel tempio a dettare comandi.

Ma ad un certo punto qualcuno di noi iniziò a ribellarsi, forse per via delle aderenze in bella mostra, le generose scollature, le guaine seconda pelle, colorate e provocanti, non si sa esattamente per quale ‘azz di motivo, ma qualcuno provò gusto ad ammiccare, fare l’occhiolino, lo sguardo maliardo, la lingua sul rossetto acceso, il sorrisetto di lato, agli altri sottomessi del gruppo. E inizialmente da timidi e repressi diventammo più forti, più consapevoli della forza del gruppo e iniziammo chiano chiano a disubbidire al tremendo oppressore in tuta e scarpe da ginnastica!

E scappò il primo bacio, il primo limone, poi due, tre, mille. Mani che si toccano, frugano, sfiorano, pentrano, uncinano, menano, sfregano. Via i vestiti tutti, diventammo un unico essere aggrovigliato e felice. Trenini deliziosi, corpi concatenati, non più concentrati ad eseguire ordini, ma dediti a dare e raccogliere piacere, in quello sfondo bianco della palestra anni ’80 e quel mucchio di stoffa colorata sparpagliata un pò ovunque.

E mentre il maestro tentava invano la disciplina, l’obbedienza, l’asserzione, noi eravamo troppo concentrati a succhiare cazzi e tutto il resto.

40 pensieri su “80 voglia di te

      1. Su questo non posso essere d’accordo. Avendoli vissuti in piena tempesta ormonale data dall’età posso dirti che vi erano molti più tabù sessuali allora dispetto ad oggi, anzi rispetto ai “libertini” anni 70 vi era stato un deciso passo in dietro. Poi il look delle ragazze era veramente l’anti sesso per eccellenza 🙂

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      2. Mi viene difficile paragonare gli 80 e il 2000, perché li ho vissuti in età diverse e quindi li ho visti in modo diverso. Sicuramente anche la rete ha reso alcune cose se più facili. io non credo che ci siano particolari tabù oggi, forse molta impreparazione, ma ripeto parlo da adulto ora. eravamo impreparati anche noi. ora forse i giovani con la rete credono solo di esserlo di più e non lo sono e questo non è detto che sia positivo

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      3. No. I giovani sono solo più soli. Vedo moralisti gli adulti. Bigotti non nel senso che credano (magari…almeno avrebbe un senso) ma in quello becero di far finta di vivere in un mondo per bene, pulito, quando invece essi sono spesso corrotti da passioni, desideri e vite doppie triple e quadruple che non ammettono di avere (e non mi riferisco qui solo al sesso che sarebbe il meno)

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  1. Fedifrago ®

    Uh ….agli inizi degli 80 iniziai ad andare in palestra per prendere un po’ di peso (e volume), ero magro come un’aringa affumicata. Palestra rustica in cui si allenavano anche molti pugili (lo squat esisteva ma con il bilanciere libero sulle spalle, te lo confermano i due dischi lombari schiacciati). Le uniche due donne, abbigliate proprio come nella descrizione, si videro solo per un paio di settimane, per poi sparire a vantaggio di palestre più “rampanti”.
    Senza che riuscissi a farmi dare alcun recapito per ritrovarle 🤔

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